Parmenide e l'essere

Parmenide mette al centro della discussione filosofica l'essere, opposto al nulla e che non può essere pensato,
con argomentazioni logiche sulla molteplicità e sul movimento.

Parmenide

Sulla natura
Sulla natura è un poema in versi scritto da Parmenide, vissuto ad Elea e definito il filosofo dell'unità e della stabilità. Come gli altri filosofi, egli trovò nei poemi un repertorio di immagini e idee per sviluppare una riflessione razionale, in questo contesto definì l'aspirazione una sapienza sacrale tramite l'immaginazione; immaginò di essere trasportato su un carro trainato verso il Sole da delle Muse, che lo avrebbero condotto verso la verità, rivelatagli da una dea.
Tralasciando l'aspetto religioso si può notare che le sua argomentazioni sono filosofiche e razionali.

Sulla natura di Parmenide

Solo l'essere esiste e può essere pensato
Parmenide ha il pensiero opposto a Eraclito, che afferma che l'essere è divenire, in quanto il non essere non esiste e non può quindi essere neanche pensato. Per il filosofo di Elea l'essere è tutto ciò che è comune a ogni cosa e che è pieno, perfetto, eterno e immobile, quindi non mutabile.
Questo pensiero rappresenta in qualche modo l'ideologia e la visione politica del filosofo conservatore di Elea, infatti in quel periodo avvenivano attacchi da parte dei ceti popolari nei confronti di un potere già consolidato dagli aristocratici.
Questa concezione dell'essere diede vita all'ontologia, lo studio dell'essere in quanto essere, e dimostrò una certa dimestichezza nella logica e nella sua rigorosità, con la quale Parmenide intese l'essere come uno, necessario, immobile, finito ed eterno.

Elea (oggi Velia)

La deduzione logica degli attributi dell'essere
Il filosofo di Elea pensava che il mondo non deriva dal nulla, questo causava la fine della realtà e del pensiero, per questo motivo diede all'essere dei caratteri essenziali che non si contraddicevano con l'essere come cosa esistente per deduzione.
Parmenide stilò le 4 caratteristiche dell'essere:
1. l'essere è ingenerato e imperituro, quindi non nasce e non muore;
2. l'essere è eterno, non esiste quindi ne il passate ne il futuro, soltanto il presente;
3. l'essere è immutabile e immobile;
4. l'essere è finito, paragonato a una sfera omogenea, identica in ogni parte a se stessa e quindi finita.


Una verità difficile da accettare
Quello di Parmenide è un pensiero condiviso da pochi, per questo Parmenide scrisse tre principi fondamentali:
a. principio d'identità, quindi A=A;
b. principio di non contraddizione, per il quale l'essere non è il non essere;
c. principio del terzo escluso, nel quale non è accetta una terza posizione.
Il filosofo diede due visioni del mondo: una per la quale la ragione, l'essere unico, va oltre le apparenze, e l'altra per la quale i sensi si fermano al mutevole; ritenute però da egli stesso non legate.

Parmenide e i suoi discepoli





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